"Nessuno educa nessuno, nessuno si educa da solo, gli uomini si educano insieme, con la mediazione del mondo" Paulo Freire

martedì 29 agosto 2017

La legge italiana liberalizza le riproduzioni digitali con mezzo proprio in archivi e biblioteche


Entra oggi in vigore la Legge 124/2017, approvata definitivamente il 2 agosto e subito operativa, dove è contenuta (art. 1 comma 171) una modifica all'articolo 108 del Codice dei Beni Culturali. Viene così liberalizzata la riproduzione digitale con mezzo proprio in biblioteche e archivi pubblici, per finalità culturali.

C'è ovviamente l'obbligo di rispetto della legge sul Diritto d'Autore, pertanto la libera riproduzione si limita a valere per le opere in pubblico dominio.
Si tratta comunque di un cambiamento, poiché sino ad ora la fotografia con mezzo proprio in archivi e biblioteche, quando non espressamente interdetta, è stata vincolata al pagamento di una tariffa e di una richiesta di autorizzazione scritta preventiva. D'ora in poi non sarà più necessaria nemmeno la richiesta di autorizzazione: il materiale documentario e bibliografico di pubblico dominio, che si può visionare ordinariamente durante la consultazione, si potrà liberamente fotografare. Inoltre le riproduzioni effettuate potranno essere divulgate e condivise con qualsiasi mezzo per finalità diverse dal lucro e dunque non solo per "ragioni di studio" o "personali" come avveniva sinora.
Rimangono invece soggette al pagamento le riproduzioni di alta qualità eseguite da fotografi professionisti o ditte specializzate.

Possiamo accogliere questa novità come un passo avanti dell'Italia nella direzione della libera circolazione della cultura. Il cambio di mentalità è notevole e consente di auspicare progressi anche nell'ambito molto più controverso del Diritto d'Autore.

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