"Nessuno educa nessuno, nessuno si educa da solo, gli uomini si educano insieme, con la mediazione del mondo" Paulo Freire

venerdì 26 agosto 2016

Ferragosto all'IFLA 7. IFLA General Assembly 2016


Si è tenuta mercoledì 17 agosto nel pomeriggio l'assemblea generale 2016 dell'IFLA


Nel suo rapporto all’Assemblea la Presidente Donna Scheeder, ha rivendicato con orgoglio le attività portate avanti con successo da IFLA nel 2016 sul tema delle biblioteche nella società, sul cultural heritage, con la creazione del RISK Register, le linee guida sulla preservatione e una survey su preservazione e conservazione, e sull’e-lending e l’accesso alla conoscenza per tutti, con l’ottenimento di eccezioni a favore delle persone con disabilità visiva nel trattato di Marrakesh. IFLA ha seguito da vicino i lavori del meeting WIPO di giugno a Ginevra e sarà presente al prossimo meeting di novembre.


A seguire il nuovo Segretario Generale IFLA Gerald Leitner ha presentato la nuova visione (Global  vision: local impact) e come vorrebbe portare l’IFLA a diventare una organizzazione più flessibile e partecipativa di tutte le biblioteche. Fino ad oggi l’IFLA è infatti stata una organizzazione che si avvaleva di singole elevatissime professionalità per portare avanti i suoi obiettivi, adesso invece è giunto il momento di rendere più attivi tutti i membri IFLA.






Le 4 direzioni strategiche del futuro:


  • Libraries in society
  • Information and knowledge
  • Cultural heritage
  • Capacity building

Qui c’è il core business e le iniziative chiave di IFLA, alle quali dovranno concorrere tutte le biblioteche.



Silvana Mangiaracina










giovedì 25 agosto 2016

Ferragosto all'IFLA 6. Il trattato di Marrakesh: stato dell'arte all'IFLA

Giovedì mattina si è tenuta la Session 200 Collaborating across borders making accessible resources available - Libraries Serving Persons with Print Disabilities (SI). Due le chair dell’evento: Karen Keninger, National Library Service for the Blind and Physically Handicapped (NLS), Library of Congress, United States e Yasmine Youssef, Bibliotheca Alexandrina, Egypt.

I primi due interventi sono stati:

  • WIPO's Accessible Book Consortium: Implementing the Marrakesh Treaty and Facilitating Cross-Border Exchange di Michele Woods, World Intellectual Property Organization, Switzerland
  • AVH and Tigar: point of view of a French library on the global cooperation perspectives di Luc Maumet, AVH, France
Nessuno dei due interventi è disponibile online sul sito del convegno.


La sessione era dedicata all’implementazione del trattato di Marrakesh e al suo impatto sulle biblioteche che servono le persone non vedenti, con disabilità  visive o di lettura.

Interessantissimo l’intervento di Michele Woods sui primi risultati raggiunti a seguito del trattato di Marrakesh. Il trattato è già stato ratificato da 20 stati, di cui 10 sono dell’America Latina.
Di fatto il trattato ha già stimolato la nascita e la diffusione di moltissime nuove pubblicazioni accessibili per i non vedenti. L’Access Book Consortium (ABC) è un consorzio di istituzioni che ha come scopo di incrementare il numero di pubblicazioni accessibili per i non vedenti, le persone con disabilità visive o di lettura.

ABC ha creato l’ABC book service, fa formazione nei confronti di ONG, Ministeri e istituzioni della cultura e scolastiche ed editori commerciali per la produzione di libri accessibili, fornisce anche i devices per la lettura e supporta la produzione/traduzione di libri nelle diverse lingue.

L’ABC book service (si chiamava prima TIGAR) è un catalogo di tutte le pubblicazioni ad oggi accessibili per le biblioteche che servono utenti beneficiari del trattato di Marrakesch.

Ad oggi contiene 315.000 titoli in 55 lingue (le lingue più diffuse: inglese 93.000 titoli, svedese 69.000, olandese 41.000, danese 33.000, norvegese 27.000, francese 21.000, tedesco 9.000, portoghese 1.800, afrikaans 1.500, spagnolo 1.200). Mette a disposizione delle biblioteche anche un meccanismo per lo scambio internazionale di queste pubblicazioni. E’ operativo in 16 nazioni, con 19 istituzioni che vi contribuiscono.

Ad oggi, l’ABC book service ha già consentito il prestito di 79.000 libri attraverso le biblioteche partecipanti. 5.100 di questi sono stati scambi internazionali di files attraverso il servizio ILL delle biblioteche. 14.000 titoli hanno ricevuto il permesso dagli autori/editori di poter essere utilizzati per lo scambio interbibliotecario. Di questo non deve preoccuparsi la singola biblioteca, perché se ne fa carico l’ABC book service.
Grazie al trattato di Marrakesh è stato possibile implementare un meccanismo di scambio interbibliotecario internazionale (trans-frontaliero) dei libri per non vedenti in formato elettronico.

Si prospettano diversi scenari possibili: scambio tra biblioteche i cui stati hanno entrambi ratificato il trattato, e situazioni “ibride” (uno stato si e l’altro no, oppure trattato non ancora ratificato da entrambi gli stati). Di fatto il trattato di Marrakesch sta già avendo un impatto indiretto anche per quelle biblioteche che partecipano al servizio ABC, ma i cui stati non hanno ancora ratificato il trattato.

Molto verosimilmente anche le biblioteche italiane si troveranno ad operare nel prossimo futuro in questo scenario ibrido. WIPO ha intenzione di monitorare e analizzare le implicazioni dell’implementazione del trattato, iniziando prima dagli stati che lo hanno già ratificato e dagli stati che hanno biblioteche partecipanti all’ABC book service.

E’ importante quindi far emergere le buone pratiche in uso e compiere azioni di sensibilizzazione nel proprio paese per stimolare l’adesione al trattato. Passaggio per noi europei ancora più complicato, visto il doppio livello, nazionale e dell’Unione.

Non mancano le criticità: per gli scambi internazionali, per adesso è prevista la necessità di chiedere e ottenere il permesso dei detentori dei diritti. Quest’onere viene assolto dall’ABC book service per conto delle biblioteche. Fino a quando sarà necessario questo passaggio?

E’ oggi richiesto di mantenere un archivio di tutte le operazioni di scambio. Questo desta una certa preoccupazione da parte delle biblioteche sulle possibili implicazioni sulla privacy degli utenti finali e sul fatto che in futuro ciò potrebbe dar luogo alla richiesta di un pagamento.

Nel contesto del trattato di Marrakesch, l’ABC book service è un potente strumento di cooperazione: è il primo catalogo collettivo mondiale delle pubblicazioni accessibili per i non vedenti; ha stimolato un grande lavoro collaborativo internazionale per la creazione dei metadati di queste pubblicazioni, e per il loro effettivo utilizzo e accesso da parte degli utenti delle biblioteche;  sta soprattutto evitando inutili duplicazioni del lavoro di creazione a favore di un maggior numero di pubblicazioni che possono così diventare accessibili ed essere messe a disposizione.


Dobbiamo quindi augurarci, ma anche attivarci, affinché l’Italia e i nostri principali partners europei aderiscano al trattato di Marrakesh.


Queste sono le slides di Simonetta Vezzoso al corso NILDE tenuto alla Sormani nel 2013 sul trattato di Marrakesh e sulla posizione delle biblioteche: https://nilde.bo.cnr.it/download/Vezzoso_11giugno2013.pdf


Un caro saluto a tutti
Silvana Mangiaracina

mercoledì 24 agosto 2016

Ferragosto all'IFLA 5. Sessione sulle biblioteche biomediche

La sessione delle biblioteche biomediche si è tenuta mercoledì mattina con il titolo
From Action to Impact: health information professionals connecting communities - Health and Biosciences Libraries.

Il titolo della sessione aveva un forte orientamento verso il lavoro delle biblioteche che, in qualche modo, si interfacciano con i pazienti. Sono stati presentati 4 interventi relativi a esperienze rivolte ai pazienti.
Praba Naidoo, University of KwaZulu-Natal, South Africa, ha presentato un intervento dal titolo "Connecting Communities: from the Librarian to the Dietician to the Patient". Ha riportato l'esperienza del ruolo del dietista nell'informazione ai pazienti diabetici. In Sudafrica ci sono 11 lingue ufficiali e diverse etnie. Molte persone malate hanno pochi mezzi di sostentamento e scarsa cultura, oltre a parlare poco l'inglese. Il ruolo di intermediazione del dietista può migliorare l'efficacia della terapia standard. L'intervento può essere letto al link http://library.ifla.org/1352/1/167-naidoo-en.pdf.
Sempre in tema di biblioteche orientate al paziente, l'intervento di Erica Lake, University of Utah, United States su "MS Buddy: Connecting Utah Multiple Sclerosis Patients through an Innovative iPad Service". Purtroppo non è disponibile il full text dell'intervento. Il servizio è molto innovativo e, ora che è disponibile per i pazienti malati di sclerosi multipla, può essere riadattato per altre patologie, come l'Alzheimer ad esempio.

L'intervento di Dijana Sabolović-Krajina, della Public library "Fran Galović" in Koprivnica in Croatia, ha per titolo "Collaborative programs in the public library: a way to encourage access to health information". Riguarda un progetto di comunicazione e di divulgazione di informazioni sulla salute, rivolte agli abitanti del comprensorio in cui è situata la biblioteca pubblica, in collaborazione con esperti nel settore sanitario. L'obiettivo è la promozione e la prevenzione della salute, attuata anche attraverso la collaborazione della biblioteca pubblica, in assenza di altre strutture specializzate. Per una lettura dell'intervento, è disponibile il full text al link http://library.ifla.org/1364/1/167-sabolovic-krajina-en.pdf

L'intervento di Illekuttige Kusala Lakmal Fernando, dell'University of Ruhuna, Mahamodara in Sri Lanka, dal titolo "Public-Clinical Health Literacy Mediator (PCHLM) model: Leveraging Health literacy through Medical Library collaboration" ci ha ricordato come, in alcuni paesi come lo Sri Lanka, una enorme fetta della popolazione sia in un fortissimo stato di arretratezza culturale che rende inutile l'uso di strumenti come internet per la disseminazione delle informazioni. La figura del mediatore di informazioni sanitarie svolge  un ruolo importantissimo, per tradurre a persone semianalfabete il significato di concetti specializzati. Tuttavia le giovani generazioni usano gli smartphone e i computer ed è attraverso di essi che in futuro potranno essere perseguite altre forme di divulgazione. Non è disponibile il full text del documento.

L'intervento di Mary White, della Global Public Health Library, United States, dal titolo "Creating the picture together: a process model for conducting bibliometrics analysis at an academic health sciences institute" tratta di una tematica vicina alle esigenze delle biblioteche accademiche e di ricerca: la valutazione della ricerca. L'intervento ha spiegato lo sviluppo del progetto che ha portato una rete di biblioteche sanitare americane a sviluppare un piano comune di valutazione bibliometrica, attraverso strumenti forniti da Elsevier e Thomson Reuters, e ha quindi messo a disposizione dei propri utenti ricercatori i risultati, che potranno essere utilizzati, ad esempio, per futuri finanziamenti.


Elena Bernardini

martedì 23 agosto 2016

Ferragosto all'IFLA 4. Linked Open Data all'IFLA

La sessione dell'IFLA sui Linked Open data si è svolta lunedì 15 agosto nel pomeriggio con il seguente programma

Session 113 Improving the discoverability of AV and Multimedia by transforming raw data into linked open data - Audiovisual and Multimedia Section
Chairs:
Deborah Benrubi, University of San Francisco, United States
1. Resetting the Web’s Information Landscape: Growing Library Asset Visibility with Linked Data
Eric Miller, Zepheira, United States
2. The horizon of information services at Makerere University: Multimedia and audiovisual at a pivotal zone
Onan Mulumba, Makerere University College of Agricultural and Environmental Sciences, Uganda
Alison Annet Kinengyere, Makerere University College of Health Sciences, Uganda
Winny Nekesa Akullo, Uganda Public Procurement and Disposal of Public Assets Authority, Uganda
3. SKOSification of Trilingual Cultural Thesaurus of National Library of Iran (NLI): A step in line with NLI’s linked data strategy
Saeedeh Akbari-Daryan, National Library and Archives of Iran, Iran, Islamic Republic of
4. Can Linked Data Solve for Gender?: Envisioning Scenarios of Gender Inclusivity in Moving Image Archives
Travis Wagner, University of South Carolina, School of Library and Information Sciences, United States
5. Implementation of a registers ́s conversion model Marc to Bibframe model in collections at BCN
Ángela Quiroz, Biblioteca del Congreso Nacional de Chile, Chile
[Paper written by Marcelo Lorca (Biblioteca del Congreso Nacional de Chile) presented by Ángela Quiroz.]

L'argomento più interessante tra quelli trattati  è stato il linguaggio di conversione dei dati, con la presentazione di due esperienze. La prima della Biblioteca Nazionale dell'Iran, che ha utilizzato SKOS e la seconda della Biblioteca Nazionale del Cile che ha utilizzato Bibframe. Attraverso i Linked Open Data è stato possibile collegare dati catalografici ad immagini, dati di archivio, riproduzioni fotografiche tutte facenti parte del patrimonio delle diverse biblioteche. Questi dati e documenti sono ora disponibili nel Web, che li sa riconoscere e cercare grazie al linguaggio dei LOD.

Il 16 agosto, ho partecipato ad un gruppo di interesse proprio sul Semantic web e sui LOD. Esiste all'IFLA un Gruppo di Discussione permanente  sui LOD, che ha guidato il dibattito anche in questa occasione. Mi ha colpito in particolare l'intervento di un collega della Biblioteca Nazionale di Cuba dove qualche anno fa hanno digitalizzato tutte le schede catalografiche cartacee e, dotandole di OCR, si sono collegati al WorldCat. La lettura tramite OCR ha consentito di collegare le varie entità (Autore, Titolo, editore ecc...) con le corrispondenti in Worldcat, in questo modo la biblioteca ha superato il problema di dover ricatalogare tutte le schede cartacee su un catalogo on line e ha ottenuto visibilità sul Web tramite WorldCat, attraverso i collegamenti semantici dei LOD.

A breve verranno pubblicati anche i paper relativi a questi interventi su IFLA Library per tutti i dettagli.

Emanuela Secinaro


sabato 20 agosto 2016

Ferragosto all'IFLA 3. Saltando da una sessione all'altra martedì 16 agosto al mattino

In queste giornate cariche di eventi, è difficile riuscire a seguire tutta una sessione consecutivamente. Sono tante le presentazioni interessanti a volte sovrapposte, per cui non è semplice scegliere cosa andare a sentire.  Vi riassumo quello che sono riuscita a sentire tra i vari interventi, non necessariamente in ordine cronologico.

Martedì mattina si è tenuta, tra le varie, la sessione "All about E-learning towards: Connection. Collaboration. Community. - Education and Training Section joint with Continuing Professional Development and Workplace Learning Section and Information Technology Section".

Tra le varie presentazioni vi segnaliamo quella di Saima Qutab, University of Dammam, Saudi Arabia dal titolo “Sustainable LIS Pedagogical Skills with Virtual Learning Environment (VLE): Collaborative Career Development Platforms, Communities and Practices”. Il testo dell’intervento è scaricabile al link http://library.ifla.org/1512/1/124-qutab-en.pdf

Che cos’è VLE? È un ambiente virtuale per fornire materiale di insegnamento agli studenti via web online oppure offline, incluse lezioni, piani di studio, risorse etc. senza limiti geografici, orario etc. Da parte delle Università e delle strutture di formazione professionale c’è un uso inefficiente di questo strumento. Saima e colleghi  hanno censito 11 associazioni bibliotecarie che usano VLE Moodle.
































Esistono altre realtà, che non sono associazioni bibliotecarie, e che hanno del materiale interessante.

















Nella stessa sessione c'è stato l'intervento dal titolo "Taming a wicked problem: Meeting academic standards, institutional goals, and professional expectations in online courses" il cui testo completo è al link http://library.ifla.org/1482/1/124-corrall-en.pdf


Sheila Corrall, University of Pittsburgh, School of Information Sciences, racconta il percorso messo in atto per mettere in piedi dei corsi secondo le attese degli studenti











Anche nel caso di questa presentazione vi rimandiamo al paper originale.


Nella sessione Connecting Reference to the Wider Community Reference and Information Services librarians are key players in communities' access to information - Reference and Information Services, Evelyn L. Curry, Texas Woman's University, ha presentato un intervento dal titolo "The Reference Interview in the Google Age"   che può essere scaricato al link http://library.ifla.org/1354/1/125-curry-en.pdf
Vi suggeriamo la lettura del paper che sembra essere chiaro, come la presentazione, del resto. Evelyn L. Curry ha raccontato la sua esperienza personale di quando, giovanissima studentessa, ha messo piede per la prima volta nella sua public library ed è stata accolta da una bibliotecaria che le ha cambiato la vita. Un buon reference può far innamorare l'utenza.



A presto con altre notizie
Elena Bernardini

martedì 16 agosto 2016

Ferragosto all'IFLA 2. Sessione pomeridiana

Questo pomeriggio abbiamo assistito a due interessanti presentazioni all'interno della sessione "The Role of Stakeholders in the New Serials World - Serials and Other Continuing Resources"

La prima, dal titolo "Questionable Practices in Scholarly Publishing: the Stance of the ISSN Network", è stata tenuta da Gaëlle Béquet, ISSN International Centre, France. Il testo del paper può essere scaricato al link http://library.ifla.org/1462/1/114-bequet-en.pdf
L'avvento delle pubblicazioni Open Access, insieme alla loro moltiplicazione, negli ultimi anni ha prodotto un aumento delle richieste di assegnazione di ISSN, spesso incomplete per i dati minimi necessari all'identificazione senza ambiguità dei seriali. Sono state prodotte alcune linee guida per gestire queste richieste incomplete/errate. Il Network ISSN esorta interventi educativi nei confronti di autori, curatori ed editori per il miglioramento delle pubblicazioni sul piano editoriale.
E' necessario ricordare che i centri ISSN forniscono accurate informazioni bibliografiche relative al seriale, ma non danno alcuna indicazione in merito alla qualità dei contenuti. I centri ISSN non hanno alcun titolo per stabilire la qualità di una rivita accademica, elettronica o cartacea che sia.




Nel 2015 il centro internazionale ha cominciato una partnership con la campagna  Think.Check.Submit(TCS) allo scopo di sensibilizzare e aiutare i ricercatori, specialmente i più giovani e insesperti, a identificare le riviste affidabili del loro settore















La seconda presentazione, dal titolo "Revising the ISSN: involving stakeholders to adapt a bibliographic standard to its ever-changing environment" è stata tenuta da Clément Oury, ISSN International Centre, France. Di questo intervento, purtroppo, non abbiamo il testo completo del paper, solo alcune slide "rubate" durante la presentazione.

Lo standard ISSN richiede una revisione, alla luce delle novità che negli ultimi anni il digitale ha apportato.
Oggi esistono numerosi altri standard, relativi agli articoli come il DOI, agli autori come ISNI ecc...
Diventa sempre più complicato assegnare ISSN e collegare tra di loro notizie come un cambio titolo o un documento pubblicato dentro a quella rivista che non abbia un DOI ecc...
E' opportuno evitare di duplicare gli sforzi, meglio trovare soluzioni condivise.
In questa slide i prossimi passi del centro internazionale ISSN per portare avanti la revisione dello standard.










A presto con altri aggiornamenti da Columbus.

Elena Bernardini

lunedì 15 agosto 2016

Ferragosto all'IFLA 1. Sessione mattutina

Questa mattina abbiamo partecipato alla Sessione del Document Delivery and resource sharing all'IFLA dal titolo molto eloquente : ILL is dead! Long live resource sharing!
Gli interventi erano tre.
Il primo, di due bibliotecarie Americane (Università dell' Indiana e  del Michigan),  ha presentato uno studio su quanto l'Open Access ha influenzato il document delivery. 

Il secondo di una collega della Biblioteca Nazionale della Corea del Sud, ha illustrato come vengono organizzati i servizi di ILL in Corea a livello nazionale.

Il terzo di Silvana Mangiaracina e Elena Bernardini che hanno presentato la versione in inglese dell'intervento fatto al convegno NILDE 15 anni a Roma, parlando della crescita del network di NILDE negli ultimi anni e del rapporto con licenze ed abbonamenti a periodici.
Tutti gli interventi, compreso quello italiano, sono stati molto apprezzati.

Possiamo veramente dire che i servizi di document delivery sono morti? Sicuramente NO! Per lo meno in Italia e la relazione delle colleghe Silvana ed Elena lo ha dimostrato chiaramente.

Nel pomeriggio ci sono state interessanti sessioni su Wikipedia, il trattamento dei periodici e i Linked Open Data.

Stasera ci attende una cena sociale alla sede di OCLC che si trova Dublin, un quartiere a nord della città.



Buon Ferragosto da Columbus!


Emanuela Secinaro

domenica 14 agosto 2016

Columbus (Ohio) IFLA 2016 Open session



Dopo alcune riunioni preliminari di Comitati e Gruppi di lavoro, la mattina del 14 agosto è iniziato ufficialmente il convegno. Alle 8:30 del mattino l'accoglienza per i Newcomers, chi partecipa per la prima volta, con indicazioni pratiche per la conferenza e una presentazione di Columbus, di cui vedete alcune foto qua sopra.

A seguire una effervescente cerimonia di apertura, in puro stile americano, con esibizione di  acrobati, cantanti e supereroi per raccontare gli Stati Uniti a tutti i partecipanti.

All'ora di pranzo tutti i colleghi italiani e parlanti italiano si sono incontrati per un breve scambio di informazioni e per fare conoscenza.

Al pomeriggio sessione sul Copyright, nelle varie esperienze  dei paesi del mondo. Tra gli altri interventi dall'Australia, Asia e Polonia.

Ci aggiorniamo per la presentazione di Silvana Mangiaracina e Elena Bernardini, in programma per il 15 agosto.

Emanuela Secinaro

giovedì 11 agosto 2016

NILDE alla Library of Congress

Come già annunciato sulle pagine social, quest'anno NILDE sta partecipando al convegno IFLA 2016 a Columbus e alla Preconference su Document Delivery and Resource Sharing a Washington.
La Preconference si svolge nella prestigiosa sede della Library of Congress, nella parte nuova della biblioteca, il Madison Building. La prima giornata, il 10 agosto, è stata introdotta da Steven Herman, capo della Collection Management Division della Library of Congress, da Pentti Vattulainen coordinatore del gruppo IFLA Documnet Delivery and Resource Sharing e da Donna Scheeder, presidente IFLA.

Gli interventi della giornata hanno presentato quasi totalmente realtà degli Stati Uniti e hanno raccontato varie esperienze riguardo alla condivisione di best practices e alla formazione  dei bibliotecari che si occupano di Document Delivery. Unica eccezione,  la presentazione italiana A jump to hyperspace: librarians in the times of social research  sharing, versione in inglese dell'intervento fatto al Convegno di Roma  Dead or alive? Le frontiere dei servizi bibliotecari nell'era della condivisione: 15 anni della comunità NILDE
Nella seconda giornata, 11 agosto, l'attenzione si è concentrata maggiormente su esperienze di collaborazione internazionale, come  il progetto Rethinking resource sharing  ed è stata presentata la realtà delle biblioteche dei Caraibi occidentali, che hanno come riferimento la Mona University Library

Mentre sto scrivendo Silvana Mangiaracina, unica italiana in un gruppo di speaker americani, sta partecipando alla fase finale della Preconference come relatore della panel session e  sta parlando di NILDE e della formazione dei bibliotecari.

Domani si parte per Columbus (Ohio) per IFLA 2016 per il seguito dell'avventura americana di NILDE ....

We'll keep you updated!

Emanuela Secinaro

lunedì 1 agosto 2016

Siamo a 2 milioni!!!




Oggi NILDE ha superato i 2 milioni di documenti richiesti tra le biblioteche del network.
Attualmente le biblioteche NILDE sono 881, il tasso di successo è 87%, i tempi di consegna 0,5 giorni.
Gli utenti iscritti al servizio sono 45643.

I dettagli a questo link  https://nilde.bo.cnr.it/learn.php



Siamo contenti!
Grazie a tutte le biblioteche e i bibliotecari del Network per il loro lavoro